Skiroll

Lo skiroll…tanta roba !

14-12-2018 - In questi giorni ho rispolverato gli skiroll, erano anni che non li mettevo ai piedi , e mentre “soffrivo “spingendoli per 50’ in salita in compagnia degli amici di sempre, riflettevo sul loro utilizzo riscoprendone il fascino e la bellezza apprezzando un ritrovato gesto tecnico la cui completezza ed efficacia sotto molti punti di vista è indiscussa.

Lo skiroll nasce agli inizi degli anni settanta utilizzandolo prevalentemente durante la stagione estiva come mezzo coadiuvante la preparazione della stagione sciistica invernale.

Dopo pochi anni si impone, come è nella sua natura, in qualità di disciplina “vera e propria” nella quale si confrontano anche i migliori atleti dello sci nordico mondiale oltre agli specialisti dell’attrezzo.

Lo skiroll è accessibile a tutti perchè ha modesti costi e può essere praticato, se utilizzato su percorsi diversi, a qualsiasi età.

Come nello sci nordico anche nello skiroll esistono due specialità tecniche: il passo alternato o classico e il passo pattinato o skating.

La sua applicazione in entrambe le tecniche, è tonificante per la muscolatura del busto, degli arti superiori e inferiori, favorisce il condizionamento organico generale e migliora la capacità aerobica in pianura e, senza dubbio, la potenza aerobica in salita.

Insomma, il suo utilizzo è coadiuvante sia per la nostra carrozzeria che per il nostro motore;Infatti l’importanza di questo attrezzo, può essere recepita anche dagli addetti ai lavori di molte altre discipline e non solo per la sua enorme valenza nella preparazione atletica ma anche grazie al suo valore preventivo e terapeutico.

il triathleta per esempio ne può trarre dei benefici enormi ovviamente se collocato nel periodo di preparazione generale.

Ma anche il ciclista può utilizzarlo, oltre che per il miglioramento organico generale, anche per prevenire quelle tendinopatie che potrebbero affliggerlo quali l’epicondilite del gomito, la talalgia plantare e la lombalgia dovuta alla posizione statica imposta dal mezzo meccanico.

Ma l’uso dello skiroll può essere particolarmente interessante e innovativo anche per la prevenzione o la eventuale riabilitazione del calciatore.

Per prevenire la “pubalgia del calciatore” per esempio può essere utilizzato il passo pattinato solo su percorso pianeggiante. Questo comporta lo spostamento dell’arto inferiore sul piano frontale, migliorando la coordinazione neuro-motoria e il potenziamento dei muscoli adduttori, elementi indispensabile per evitare la tendinopatia inserzionale dei muscoli adduttori sulla branca ischio-pubica, comunemente chiamata “pubalgia”.

Esercitandosi invece con il passo alternato su percorsi che prevedono delle salite, anche impegnative, si favorisce l’intervento dei muscoli flessori (bicipite femorale) ed estensori (quadricipite femorale), migliorando le strutture stabilizzatrici del ginocchio e prevenendo così i traumatismi endogeni tipici della dinamica del calcio.

Inoltre, evitando i microtraumi tipici della corsa, il passo alternato può essere utilizzato dopo i traumi acuti del ginocchio quali le lesioni dell’apparato estensore e le distorsioni.

Anche nello sci di discesa può essere utilizzato lo skiroll, per esempio nella fase di condizionamento organico generale.

Migliora le capacità aerobiche, indispensabile base su cui costruire il programma di allenamento specifico, ma anche l’equilibrio e l’indipendenza di gambe, entrambi fondamentali e di primaria importanza per lo sci alpino.

In questo modo, lo skiroll offre un contributo notevole anche dal punto di vista prettamente tecnico, in quanto simula dei passaggi propri delle diverse specialità dello sci alpino quali per esempio l’intervento degli arti superiori e inferiori nella fase di partenza in una gara di discesa.

Possiamo quindi affermare che lo skiroll oltre ad essere una disciplina sportiva a tutti gli effetti, trova ampio spazio nel periodo di preparazione generale di altre discipline, perché è un’attività sicuramente condizionante dal punto di vista organico generale, simmetrica sotto l’aspetto muscolare e pressoché priva, nella sua applicazione, di qualsiasi forma di micro traumatismo cronico determinato da cause esogene.

Lo skiroll ha solo una debolezza che non è intrinseca alla disciplina ma dipende dal contesto sociale in cui viviamo; in Italia purtroppo le piste ciclabili, i tratti chiusi al traffico in asfalto, insomma le situazioni di sicurezza e autorizzate sono molto rare e perciò il rischio per la propria incolumità , oltre al rischio contravvenzione ….è in effetti presente !

( Il Codice della Strada attualmente in vigore, recita testualmente: Art. 190 c.8 ”La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade.” )

Il consiglio è quello di affrontare strade secondarie in salita continua e con poco traffico, magari non nei giorni festivi , in modo tale da garantire maggiore sicurezza e serenità nell’ esecuzione di questa utile e divertente pratica; è opportuno organizzare già da prima la modalità di discesa una volta raggiunto l’obiettivo, meglio evitare di scendere con gli skiroll ai piedi …. :)

per ora mi fermo qua ma più avanti è mia intenzione approfondire l’effetto metabolico in salita comparando questo esercizio ad altre discipline di endurance, a presto.


Sergio Contin